Reintegrato dal giudice del lavoro il Sovraintendente del teatro S. Carlo di Napoli

Il Tribunale di Napoli con provvedimento cautelare ha ordinato l’immediata reintegrazione di Stéphane Lissner nel ruolo di sovrintendente e direttore artistico del teatro San Carlo di Napoli.

Il decreto Legge 10 maggio 2023, n. 51 recante “Disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, di termini legislativi e di iniziative di solidarietà sociale”, all’art. 2 prevede che: “alle Fondazioni Lirico-Sinfoniche debba applicarsi il divieto di conferimento di incarichi al raggiungimento del settantesimo anno di età e che il Sovrintendente debba cessare in ogni caso dalla carica al compimento del settantesimo anno di età; che i Sovrintendenti delle suddette Fondazioni che, alla data di entrata in vigore del Decreto, abbiano compiuto il settantesimo anno di età, cessino anticipatamente dalla carica a decorre dal 1° giugno 2023, e ciò indipendentemente dalla data di scadenza degli eventuali contratti in corso”.

La ratio della disciplina normativa in analisi risiede nella necessità di contenimento dei costi della finanza pubblica statale e di contrastare eventuali manovre elusive del collocamento in quiescenza.

Pertanto, a parere del Tribunale di Napoli, la novella non può che interpretarsi nel solco dei medesimi principi ispiratori, essendosi limitata ad elevare i limiti di età scattati i quali i soggetti collocati in quiescenza non possono essere destinatari di incarichi di sovrintendenza e, in ogni caso, decadono automaticamente dall’ incarico anche se è in corso un contratto di lavoro precedentemente stipulato.

Ne consegue che la disposizione normativa in parola, non può trovare applicazione nel caso del Stéphane Lissner, trattandosi di cittadino straniero, privo di trattamento pensionistico per essere stato posto in quiescenza con oneri a carico del nostro Stato.

Dunque la revoca ante tempus rispetto alla naturale scadenza del contratto di lavoro in corso del maestro Lissner avente ad oggetto l’ incarico di sovrintendente e direttore artistico del Teatro San Carlo deve ritenersi illegittima non rientrando il suo caso nello spettro di applicazione della norma.